-magari le storie dei pesci se le tengon per loro, se le raccontano sott'acqua tutti soddisfatti...

-Sarà, ma ricordati che chi ha il gusto di raccontare cerca sempre di meravigliare chi lo ascolta, e qual meraviglia più grande per noi abitanti del mondo asciutto e ventoso, che sentir parlare di abissi marini e città di corallo, e delle misteriose creature che li popolano?

- Forse c'è una legge, qualcosa che gli vieta di rivelare agli uomini i segreti del mare

 - Forse, ma questo confermerebbe la mia idea: che la tristezza delle loro storie nasca da una limitazione. Pensa: come se quando sei con una donna le dovessi parlare soltanto di orecchini e di ricami, e grugnire quando sei in mezzo ai porci [...] Fra te e i porci non ci sarà mai possibilità di  comunicazione, perché se ti metti a parlare di te nella nostra lingua non capiscono; se grugnisci capiscono, ma cosa capiscono? bene che ti vada ti prenderanno per uno dei loro, senza sospettare la tua natura...

 

                                                                                                                                                                                          Michele Mari <La stiva e l'abisso> Einuadi 2002 pag 147-8

 

      spettacolo musicale tragicomico (come tutto è) scritto diretto interpretato da marte costa

                                                                                                                                                                                                                                                                                mp3 free download!

 marte costa Ventimila leghe sotto i mari

tutte le liriche dei brani       Il programma di sala
 
FOTO DI SCENA 2005      FOTO DI SCENA 2006

Ventimila leghe sotto

(i mari)

il metaforico immaginifico fantasmallegorico "musical" degli abissi tutti,

con (tutti: <mobilis in mobile>)

Marte Costa: voce narrante, direttore, capitano Nemo

Elda Adriano: intrepida biologa ed esploratrice dell’ignoto, squalo (ma, soprattutto baccalà)

Martina Trezza: fido assistente, e pedante; miss abyss

Valeria Bugni: pesce se, pesce ma, pesce forse; girino (transfuga in acqua salata)

Martina Trezza, Elda Adriano, Valeria Bugni: cozze, veline, soubrettes

 

 

Il classicissimo romanzo di Jules Verne, scrittore della geografia del fantastico, e di ardite e temerarie esplorazioni, si presta particolarmente all'attitudine allegorica ed alla poetica di vivide metafore musicali e liriche già collaudate nei precedenti lavori della Compagnia Necèssita Virtù fondata e diretta dall’autore compositore e regista Marte Costa, che si sta ormai segnalando come una nuova salutare realtà (?) nella creazione di un’originale forma di teatro musicale, dove la musica è composizione autentica e mai scontata, i testi ambiscono a forma poetica autonoma, e lo spettacolo, il frutto di idee vere, e non di meri effetti tecnici… (che, ammettiamo, nomen omen, non avremmo comunque!)

 

Mentre molti dei luoghi che Verne aveva esplorato solo con la fantasia, sono ora [mis]conosciuti (o addirittura turistici!), gli qui lambiti abissi oceanici sono quelli reconditi della coscienza civica, i mostri marini incarnano ben altre attuali mostruosità terrestri, i colori delle creature marine di ogni latitudine si mescolano alle mille cangianti sfaccettature dell'animo umano e dei suoi discontinui rapporti con gli altri. L'esplorazione di un mondo sommerso, puro, regno dell'incanto e dell'emozione, ma anche caleidoscopico specchio nel quale si rifrangono tutte le luci e le ombre di quello ufficiale: buffi pesci sono parodia di vezzi e grossolanità umane, mentre altre leggiadre forme di vita subacquea incarnano speranze e nobiltà in via d'estinzione. Nello snodarsi delle arie dei personaggi principali ed i numerosi consueti intrecci corali e contrappuntistici, la vicenda percorre le sole tappe più significative del viaggio nel quale ci guiderà il misterioso e solitario capitano Nemo: dalla perfetta macchina sottomarina del Nautilus al mitico regno di Atlantide, dal Mediterraneo alle acque del polo sud, dalle foreste sottomarine al Mar dei Sargassi, e via via la terribile piovra gigante Kraken, le leggendarie sirene ed il loro malinconico canto, il “famelico” squalo, “merluzzi stoccafissi e baccalà”, "cozze" con ambizioni da soubrettes, spugne, conchiglie, coralli, stelle e cavallucci marini, dove ogni cantante-attore interpreta una delle "fantasmallegoriche" creature.

 

 

Lo spettacolo, che contempla in una girandola di effetti scenici ed acustici ben 18 brani totalmente inediti, coniuga momenti di vivace umorismo ad altri di pathos ed incanto, è particolarmente ritmato ed agile, corredato di inusitate coreografie, ed è adatto ad ogni tipo di pubblico (anche bambini [e adulti] intelligenti!)

© marte costa 2005

 

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 1° ATTO     

 2° ATTO      

 

1. kraken karaoken  3’37’’

del cercar mostri lontano, ma non riconoscerli vicino

10. sirene lancinanti silenzi  3’37’’  dell’incantare cantando, ma dell’ essere fuori luogo ovunque

 

2. mia bio logia (il nostro viaggio)  1’15’’

dell’ anima, del suo corpo

 

11. merluzzo stoccafisso e baccalà 3’37’’

del pescio maschio d’oggidì

 

3. classifica!  2’10’’    

la vita si semplifica se tutto è una classifica!

 

12. il nostro viaggio 3’07’’

del non potere, stare, ma del sapere, viaggiare, insieme

 

4. la macchina perfetta (mobilis in mobile) 3’25’’ 

della fine dello stipendio, e l’inizio della vita!   

intro a cappella

(lavorare meno...)

 

13. Intermezzo delle cozze 2’37’’

 

di veline, di soubrette,

sian belline,sian racchiette

5. valzer della solitudine  3’40’’ + intro (1.50 circa)

…di Nemo, dell’autore vivente, e dell’ontologica tutta

 

14. cannibali animi nobili  4’15’’

...E senza avvilimento per lo spirito, del nutrimento per il corpo [[cartoni animati!]

6. il linguaggio universale   2’55’  circa

del potere e dell’avere qualcosa da dire... e qualcuno a cui dirlo  

15. Valzer lento (della solitudine) 1’15’’

ancora e sempre

(ripresa ontolo-fisiologica)

7. homo homini squalus  2’58’’

mostra i denti il pescecane, e si vede (almeno) che li ha!

(omaggio a Weill-Brecht)

 

16. gabbia dorata (kraken ripresa) 2’13’’

anime belle, scardinate!, se ci siete

8. Atlanti idee 7’12’’

dalla canzone dell'amore perduto, delle canzoni dei valori cercati perduti

 

17. Di Nemo, lo sgomento e il pianto

5’15’’  

dell’abisso della fine

9. Mi passi il sale per favore? (breve) 1’11’’

Del condividere… dell’almeno provarci!

18. Mi passi il sale per favore? (Suite)  5’20’’

Della vita ch’è pur bella, or facciam la passerella